Pillola del giorno dopo: nuova molecola
La contraccezione di emergenza si basa sulla somministrazione di levonorgestrel entro 72 ore dopo un rapporto non protetto.
Recentemente è stato messo in commercio per questo scopo l’ulipristal, un modulatore selettivo dei recettori progestinici, da assumersi entro 120 ore dal rapporto non protetto.
Per confrontare i due prodotti sono state randomizzate 2000 donne che avevano fatto ricorso alla contraccezione di emergenza a ricevere ulipristal (30 mg) o levonorgestrel (1.5 mg): lo studio è stato realizzato in cieco semplice (le partecipanti non erano a conoscenza di quanto assumevano, ma i medici sì).
Su 1696 donne trattate entro le 72 ore, 15 che avevano assunto ulipristal e 22 che avevano assunto levonorgestrel hanno iniziato una gravidanza (le differenza non è significativa e stabilisce la non inferiorità dell’ulipristal rispetto al levonorgestrel).
Su 203 donne trattate tra le 72 e le 120 ore si sono verificate tre gravidanze, tutte nel gruppo del levonorgestrel (la differenza è statisticamente significativa).
Gli effetti collaterali sono stati lievi, con incidenza simile nei due gruppi.
L’ulipristal secondo gli autori dello studio (sponsorizzato dalla ditta produttrice) è superiore al levonorgestrel nel prevenire la gravidanza, soprattutto se somministrato a metà ciclo mestruale, quando la probabilità di gravidanza è maggiore.
Un inconveniente di questo farmaco è rappresentato dal ritardo che causa nel flusso mestruale, aumentando pertanto l’attesa dell’esito.
Occorrono inoltre maggiori dati sulla sua sicurezza di impiego. (da Paginemediche.it)
Bibliografia:
Scritto il 3 febbraio, 2011