Alimentazione e basso peso alla nascita
I RISULTATI DI UNO STUDIO NEOZELANDESE.
(DIRE – Notiziario Sanita’) Roma, 28 ott. – Gli alimenti a base vegetale fanno bene in tutte le fasi della vita, e possono migliorarla ancor prima che questa sia nata. Un recente studio, condotto in Nuova Zelanda da un gruppo di ricercatori dell’Universita’ di Auckland, ha infatti messo in luce un’altra virtu’ di frutta e verdura (quest’ultima, se a foglia verde) ovvero la capacita’, se consumate dalla futura mamma nel periodo che precede il concepimento, di prevenire il rischio di basso peso alla nascita.
Per i “nati piccoli per eta’ gestazionale”, cioe’ i neonati il cui peso non raggiunge il decimo centile, la condizione e’ solitamente causata da un ritardo di crescita intrauterino (IUGR), che puo’ condurre a difficolta’ d’alimentazione e di crescita di recupero, tanto piu’ gravi quanto piu’ precoce lo IUGR nel corso della gestazione.
L’equipe neozelandese, coordinata da Lesley McCowan, ha valutato i fattori di rischio e di protezione verso tale “piccolezza”, comparando gli stili di vita pre-concezionali di un gruppo di mamme, fra cui 376 avevano dato alla luce bebe’ troppo piccoli.
Dal confronto fra queste mamme e quelle che avevano partorito bimbi normopeso, e’ emerso che l’abitudine ad uno scarso consumo di frutta (meno di una volta a settimana) nel periodo preconcezionale accresceva del doppio il rischio di nascite con basso peso per eta’ gestazionale. Al contrario, per le consumatrici quotidiane di almeno tre porzioni di frutta o vegetali a foglia verde il rischio era ridotto del 50%.
(Wel/ Dire)
Per i “nati piccoli per eta’ gestazionale”, cioe’ i neonati il cui peso non raggiunge il decimo centile, la condizione e’ solitamente causata da un ritardo di crescita intrauterino (IUGR), che puo’ condurre a difficolta’ d’alimentazione e di crescita di recupero, tanto piu’ gravi quanto piu’ precoce lo IUGR nel corso della gestazione.
L’equipe neozelandese, coordinata da Lesley McCowan, ha valutato i fattori di rischio e di protezione verso tale “piccolezza”, comparando gli stili di vita pre-concezionali di un gruppo di mamme, fra cui 376 avevano dato alla luce bebe’ troppo piccoli.
Dal confronto fra queste mamme e quelle che avevano partorito bimbi normopeso, e’ emerso che l’abitudine ad uno scarso consumo di frutta (meno di una volta a settimana) nel periodo preconcezionale accresceva del doppio il rischio di nascite con basso peso per eta’ gestazionale. Al contrario, per le consumatrici quotidiane di almeno tre porzioni di frutta o vegetali a foglia verde il rischio era ridotto del 50%.
(Wel/ Dire)
Scritto il 29 ottobre, 2010