Antidepressivi in gravidanza: rischio di ipertensione polmonare del neonato
Il rischio di ipertensione polmonare persistente del neonato è generalmente basso, ma l’uso di inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (Ssri) nella fase tardiva della gravidanza lo aumenta più del doppio. Sono le conclusioni di un ampio studio effettuato dal 1996 al 2007 nei paesi del nord Europa: Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia. In totale sono state considerate 1.618.255 nascite singole avvenute dopo una gestazione di almeno 33 settimane. Le madri a cui erano stati prescritti Ssri dopo la ventesima settimana sono state 11.014, lo 0,7% del totale, mentre 17.053 (1,1%) hanno fatto uso di questi farmaci solo nelle fasi iniziali della gravidanza. Queste donne erano mediamente di età più avanzata ed erano in maggior percentuale fumatrici rispetto a coloro che non avevano assunto farmaci Ssri. I bambini esposti sono nati con un’età gestazionale inferiore e più spesso sono stati classificati come piccoli per l’età gestazionale. L’esposizione agli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina in gravidanza avanzata si è associata a un aumentato rischio di ipertensione polmonare persistente nel neonato, che si è verificata in 33 degli 11.014 soggetti, corrispondenti a un rischio assoluto di 3 su 1.000 bambini nati vivi rispetto a un’incidenza media dell’1,2 su 1.000. L’aumento del rischio è stato simile per ciascuno dei farmaci Ssri (sertralina, citalopram, paroxetina e fluoxetina). Le prescrizioni dei farmaci effettuate prima dell’ottava settimana di gravidanza hanno comportato un rischio solo leggermente superiore alla media: 1,4 casi su 1.000. (da Doctornews)
BMJ, 2011; 344:d8012
Scritto il 24 gennaio, 2012