HPV: nuove generazioni di vaccini
Sono otto i ceppi del papilloma virus umano (hpv) responsabili del 90% dei casi di cancro della cervice uterina nel mondo: si tratta del 16, 18, 45, 33, 31, 52, 58 e 35. Lo ha definito un vasto studio pubblicato su Lancet oncology della durata di 60 anni, in cui sono stati analizzati 10.575 casi di cancro al collo dell’utero in 38 paesi. Lo studio, condotto dall’Istituto catalano di oncologia di Barcellona ha esaminato quali tipi di hpv contribuissero maggiormente all’incidenza globale del virus, identificandone otto. «I dati di questo studio» è il commento diSergio Pecorelli, Direttore Dip. Ostetrico-Ginecologico, Spedali Civili di Brescia e Presidente del Consiglio di amministrazione dell’Agenzia italiana del farmaco «rappresentano un’importante conferma delle conoscenze cliniche e scientifiche che abbiamo sul Papillomavirus. Questi risultati offrono un valido contributo a livello scientifico perché si fondano su una vastissima casistica internazionale. E potrebbero rappresentare la base per ulteriori sviluppi nella ricerca e nell’applicazione clinica di nuovi ed efficaci strumenti di prevenzione». I vaccini attualmente in commercio proteggono contro i ceppi virali 16 e 18, e assicurano una protezione incrociata contro 31 e 45. L’auspicio è che questa nuova scoperta possa portare a una nuova generazione di vaccini. Ma qual è la situazione italiana della prevenzione del tumore del collo dell’utero e come evolverà lo scenario futuro? «In Italia» spiega Pecorelli «si registrano ogni anno circa 3.000 nuovi casi di tumore del collo dell’utero e la malattia causa nel nostro Paese circa 1.000 decessi ogni anno. I nuovi strumenti di prevenzione quali i vaccini sono mirati a combattere direttamente l’infezione da Papillomavirus, agendo sulle sue cause per evitare l’insorgere del tumore e proteggono contro i ceppi virali ad alto rischio 16 e 18. Le nuove generazioni di vaccini proteggeranno da un più ampio numero di ceppi virali e amplieranno il livello di prevenzione primaria».(da Vaccinare33)
Scritto il 10 novembre, 2010