Menopausa e rischio cardiovascolare
Lo stato di post-menopausa aumenta il rischio di eventi cardiovascolari, ma quale relazione esiste tra questo rischio e il periodo transizionale della menopausa? E ancora, l’età della donna ha influenza oppure è solamente lo stato ormonale a determinare un rischio aumentato?
Con uno studio di coorte durato 9 anni, multietnico, riguardante oltre 3000 donne in perimenopausa si sono misurati annualmente i valori dei marker cardiovascolari, compresa la pressione arteriosa, i livelli di lipidi e lipoproteine, la glicemia, l’insulinemia, il fibrinogeno e la PCR.
Il colesterolo totale, il colesterolo LDL e le apolipoproteine B si sono rivelate tutte aumentate nel periodo della perimenopausa (calco-lato iniziando da un anno prima della cessazione dei flussi fino ad un anno dopo). Il colesterolo HDL ha raggiunto un picco in corrispondenza dell’ultimo ciclo mestruale e poi ha iniziato gradata-mente a diminuire. Tutti gli altri fattori di rischio hanno seguito un modello lineare semplicemente legato all’età.
Nel periodo di due anni a cavallo dell’ultima mestruazione l’assetto lipidico femminile cambia, per cui occorre un monitoraggio attento soprattutto in questa età della vita, dal momento che il rischio cardiovascolare inizia proprio in questo periodo.(da Paginemediche.it)
Bibliografia:
Scritto il 29 ottobre, 2010