Morbo di Crohn in gravidanza: aumento di parti pretermine
Per le donne affette da morbo di Crohn esiste un maggiore rischio di parto pretermine, ma non di problemi neonatali del nascituro. A fare chiarezza sugli outcome avversi legati alla gravidanza di pazienti con questa malattia infiammatoria cronica intestinale è un trial pubblicato su Clinical gastroenterology and hepatology. Olof Stephansson e collaboratori del Department of medicine, Karolinska University hospital and Institutet di Stoccolma hanno utilizzato dati clinici inseriti nei registri nazionali di Svezia e Danimarca tra il 1994 e il 2006 e riferiti a 2.377 donne con diagnosi di morbo di Crohn avvenuta prima del parto e a 869.202 donne senza problemi intestinali. In sintesi, nelle pazienti, rispetto alle gravide sane, è stato riscontrato un rischio più elevato di parto leggermente o molto prematuro (odds ratio = 1,76 e 1,86, rispettivamente). In aggiunta, la malattia infiammatoria intestinale determina anche probabilità più elevate di parto cesareo (odds ratio = 1,93) ma non aumenta l’incidenza di preclampsia, feti nati morti, valori di indice Apgar inferiori a 5 e malformazioni congenite. (da Ginecologia 33)
Clin Gastroenterol Hepatol. 2010 Mar 1. [Epub ahead of print]
Scritto il 16 marzo, 2010