Vaccinazione anti-HPV: scarso incremento nella popolazione
Dopo quattro anni dall’avvio del programma nazionale di immunizzazione contro l’Hpv, le coperture vaccinali non mostrano l’incremento atteso. È quanto emerge dal documento, a cura del Reparto di epidemiologia di malattie infettive del Cnesps-Iss in collaborazione con il Coordinamento interregionale della Sanità pubblica, che fa il punto sulla copertura anti-Hpv in Italia, riportando dati aggiornati al 31 dicembre 2011. Il documento contiene i risultati di copertura vaccinale per le coorti di nascita 1997, 1998 e 1999, ma anche i dati raggiunti nelle coorti target dalle sette Regioni che hanno esteso l’offerta ad altre fasce di età (Valle d’Aosta, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Liguria, Puglia e Basilicata). I valori medi sono progressivamente calati, passando da una media del 65% di dodicenni nate nel ’97 vaccinate con 3 dosi, al 62,4% per la coorte del ’98 e al 51,7% per quelle del ’99. I dati mostrano che la copertura per tre dosi di vaccino del 70% è stata raggiunta per la coorte di nascita 1997 solo da otto regioni, e da sette la coorte del 1998. Una, seppur parziale, spiegazione a questa tendenza emerge da un’analisi qualitativa condotta da ricercatori della Boston university school of medicine e pubblicato su Women’s health issue. Gli autori hanno sondato quali potessero essere, secondo i medici che lo somministrano, i fattori che condizionano la diffusione del vaccino anti-Hpv. I risultati della ricerca hanno mostrato che la percezione di maggiore o minore facilità nel fornire il vaccino, dipendente dall’atteggiamento dei pazienti, ma anche dalle campagne di sensibilizzazione e dagli interventi statali, a sua volta può influire in maniera determinante sul comportamento dei medici relativo alla somministrazione del vaccino stesso.(da Doctor33)
Womens Health Issues. 2012 May 18. [Epub ahead of print]
Scritto il 12 giugno, 2012
