Vaccino per HPV: risultati di uno studio australiano
Un’ampia copertura vaccinale contro il papillomavirus umano riduce la frequenza di condilomi genitali nelle donne giovani: la vaccinazione quadrivalente inoltre può determinare effetti protettivi sugli uomini eterosessuali attraverso l’immunità di branco. Queste informazioni sono state ottenute in Australia, primo Paese al mondo a sponsorizzare, nel 2007, un programma vaccinale anti-Hpv in tutte le ragazze di età compresa tra 12 e 16 anni. L’indagine, condotta da Basil Donovan del National centre in Hiv epidemiology and clinical research, university of New south Wales, Sydney, e collaboratori, ha identificato 9.867 casi di condilomi genitali (9%) su una popolazione di 112.083 persone che si erano rivolte ai servizi per la salute sessuale nel periodo compreso tra il 2004 e il 2009. Prima dell’introduzione dell’offerta vaccinale non sono state osservate differenze nelle percentuali di donne o di uomini eterosessuali in cui venivano diagnosticati condilomi. Dopo l’inizio della vaccinazione è stato notato un declino del numero di diagnosi di condilomi tra le giovani donne residenti (59%). Al contrario, non sono state osservate riduzioni delle diagnosi tra le donne non residenti, tra le donne di età superiore a 26 anni (luglio 2007) o tra gli uomini omosessuali sessualmente attivi. In proporzione, invece, un numero minore di uomini eterosessuali hanno ricevuto una diagnosi di condiloma genitale durante il periodo della vaccinazione (28%), un effetto più pronunciato tra gli uomini giovani. Dal 2009, il 65,1% delle residenti australiane candidate alla vaccinazione gratuita ha riportato di aver ricevuto il vaccino anti-Hpv quadrivalente o di un tipo non precisato. (da Doctornews)
Lancet Infect Dis, 2010 Nov 8. [Epub ahead of print]
Scritto il 17 novembre, 2010
